Percorso Marathon
28 settembre 2025
120 km | 2420 m+ | 4h
Tratti cronometrati: 3
Partenza: 9.00 am
Spingersi oltre.
Avventurati nella macchia mediterranea delle colline geotermiche.
Dedicato ai più temerari, il percorso Marathon conta 120 chilometri ed è dedicato ai ciclisti più temerari che non vedono l’ora di mettersi alla prova.
L’itinerario comincia scendendo verso sud in direzione di San Dalmazio per poi deviare, circa all’altezza di Montecastelli Pisano, verso Castelnuovo val di Cecina. Il percorso continua spingendosi ancora più a sud, verso Monterotondo Marittimo e poi ancora più in là verso Sasso Pisano. Da lì si risale poi per ripassare da Pomarance e proseguire per il secondo anello, verso Micciano. L’affascinante e tosta salita per salire al borgo sarà premiata con il terzo ristoro a base di salumi, in una location straordinaria. si prosegue poi verso Ponteginori e si rientra a Pomarance passando per l’iconico Cerretemberg.
Qui ci sono tre tratti cronometrati: “Salisburgo”, “Stoccarda” e “Atene”.
Castelnuovo val di Cecina
Un borgo circondato da folti boschi di castagno e riconoscibile per la sua caratteristica forma “a pigna”. Arroccato su una collina, è un magico intrico di case in pietra, scalette, stradine, compreso il particolare “chiassino”, il vicolo più stretto del mondo, largo appena cinquanta centimetri.
Monterotondo Marittimo
Sperduto nelle Colline Metallifere, nascosto tra boschi di castagni, si erge il borgo medievale di Monterotondo Marittimo, che deve il suo nome, Mons Ritundus, alla forma conica del colle sul quale si trova. Il territorio di questo comune segna il punto di intersezione di tre province diverse: Pisa, Livorno e Grosseto.
Circondato dalla macchia mediterranea, che si estende verso il mare, costituisce una meta perfetta per tutti gli amanti dell’aria pulita e delle bellezze naturali.
L’origine del borgo è sicuramente medievale, dimostrato sia dalle caratteristiche delle strade strette, sia dalla conformazione dell’abitato, infatti le case sono addossate tra loro e le abitazioni più esterne sono state edificate sulla cinta muraria di difesa.
Lagoni del Sasso (Parco delle Fumarole)
L’area è famosa per i suoi fenomeni geotermici: piccoli geyser, fumarole e pozze di acqua calda chiamate “lagoni”, che sprigionano vapori sulfurei e creano un paesaggio quasi lunare. Il terreno è caratterizzato da cromatismi intensi, dovuti ai minerali presenti come zolfo e boro. Lagoni del Sasso è anche parte di un itinerario più ampio che comprende Sasso Pisano, Larderello e Monterotondo Marittimo: la celebre Valle del Diavolo, con i suoi soffioni boraciferi che evocano atmosfere infernali e che Dante sembra aver ispirato nella sua Divina Commedia.
Micciano
Le sue origini affondano nel Medioevo, con documenti risalenti al 947 d.C. collegati al monastero di San Pietro a Monteverdi e ai Vescovi di Volterra del periodo successivo. Il borgo fu fortificato già nel XIII secolo, legato agli stati locali e al controllo delle miniere di rame fin dall’età etrusca
Micciano mantiene l’atmosfera autentica del borgo toscano: pochi residenti (circa 60 secondo i dati ISTAT 2001), silenzio, case in pietra e panorami larghi sulla Valle di Cecina e boschi circostanti. Un luogo sospeso nel tempo, ideale per chi cerca natura, storia e la quiete di un angolo ancora poco frequentato dell’entroterra toscano.